Recuperato un dolium nelle acque dell'isola di Gorgona

In acque così ricche di reperti archeologici come quelle italiane, non è raro che le reti dei pecatori "catturino" qualche anfora o qualche oggetto antico. Questi ritrovamenti, pur se privati del loro importante contesto conservano sempre importanti informazioni e la loro consegna alle autorità competenti deve essere sempre rapida e decisa. Naturalmente in questo gioca un ruolo chiave la mentalità dei pescatori e la loro sensibilizzazione, necessaria per renderli consapevoli del fatto che il loro ritrovamento andrà ad accrescere il patrimonio culturale comune, e che tutto questo è molto più importante del gruzzoletto che se ne può ricavare vendendolo di nascosto a qualche "appassionato".
Encomiabile, in questo senso, il comportamento di Gianluca Gioli, trentottenne pescatore livornese, che nel tardo pomriggio di giovedì 17 luglio, tirando su le reti a strascico con cui stava pescando nelle acque profonde dell'isola di Gorgona, ha notato un grosso peso. In circa tre ore di lavoro, le sue reti ormai danneggiate dalla mole del ritrovamento, hanno restituito un dolium con una capacità di 2000 litri, alto 1,85 m e con un diametro masimo di 85 cm. Immediatamente è intervenuta la Soprintendenza, attraverso la dott.ssa Gambogi, responsabile del nucleo operativo subacqueo, e sono state approntate tutte le misure atte a garantirne una corretta conservazione.
Al di là del ritrovamento, quello che sembra emergere da una notizia del genere è che, almeno tra le nuove generazioni di lavoratori del mare, sembra proprio che la mentalità stia cambiando, e possiamo forse augurarci che si riducano al minimo le vendite nascoste e la dispersione del patrimonio attraverso canali paralleli.

Michele Stefanile

Commenti

  1. La pesca all'isola di Gorgona è vietata, Come mai questo pescatore la faceva? E' stato sanzionato, nonostante abbia segnalato il ritrovamento, che era suo dovere? E' stato detto che a Gorgona la colonia penale, con l'attuale direttrice Maria Grazia Giampiccolo, con evidente abuso di potere, sta impedendo l'accesso alle case ad alcuni gorgonesi che ci abitano stabilmente? Se volete firmare la petizione per chiudere l'anacronistico carcere di Gorgona, prima che l'isola diventi desertificata come Pianosa e l'Asinara, firmate la petizione sul blog degli abitanti gorgonesi www.ilgorgon.blogspot.com

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