Naves plenis velis euntes




Segnaliamo con piacere una nuova interessante pubblicazione proposta dall'attivo polo di studi per l'archeologia subacquea dell'Università di Sassari.




La Carocci editore, per conto del Dipartimento di Storia dell'Università degli Studi di Sassari e del Consorzio UNO e nell'alveo del curriculum di Archeologia Subacquea che l'ateneo sassarese ha attivato nella sede gemmata oristanese, ha pubblicato il terzo volume della collana di studi Tharros Felix.


Naves plenis velis euntes (il titolo del libro prende spunto da alcuni versi di Petronio) propone una serie di ricerche sulla navigazione e sui viaggi nell'antichità, con riferimento al traffico di metalli e di manufatti nella protostoria, a stanziamenti fenici quali Mozia in Sicilia, Sulky in Sardegna, Lixus in Marocco, agli approdi antichi e medievali.


Viene pubblicata in queste pagine l'edizione di una tabella di immunità fiscale relativa ad una navicula (piccola imbarcazione) appartenente ad una Vestale massima, rinvenuta nel porto della Colonia Iulia Turris Libisonis in Sardegna.


E' presentata infine, in particolare, la relazione preliminare degli scavi curati dall'Institut National des Sciences del l'Archeologie e du Patrimoine di Rabat e dall'Università di Sassari, nell'importantissima città fenicia mauritana romana di Lixus, vero esempio di preziosa collaborazione internazionale nel campo della ricerca scientifica.


Il volume è a cura del Prof. Attilio Mastino ordinario di Storia Romana ed attuale Rettore dell'Università di Sassari, del Prof. Pier Giorgio Spanu, professore di archeologia Cristiana e Medievale dell'Università di Sassari e del Prof. Raimondo Zucca, ordinario di Storia e Archeologia del Mediterraneo Antico sempre dell'ateneo sassarese.


Tra i contributi si segnalano, oltre a quelli dei curatori del testo, quello del Prof. Marc Mayer dell'Universitat de Barcelona, membro del Comitato Scientifico della collana.

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