Scoperto un insediamento romano alla foce del fiume Carreras, in Andalusia

Nelle acque del fiume Carreras, in Andalusia, si conserva un insediamento romano: è la scoperta di un gruppo di ricercatori dell'Università di Huelva e dell'impresa Anfora Arqueologia, impegnati in una serie di indagini preventive, richieste a causa dei dragaggi necessari per l'ampliamento del porto di Isla Cristina, fondazione moderna (nacque il 1 novembre 1755) stretta tra l'Atlantico e l'estuario del Carreras, a 10 km dal corso del fiume Guadiana, che segna attualmente il confine tra Spagna e Portogallo.

A 8 metri di profondità, per una superficie di cinque ettari sul letto del fiume, sono state trovate numerose anfore insieme a reperti marmorei, resti di colonne e materiali costruttivi, ossa umane; nel complesso i reperti rinvenuti attesterebbero la presenza di un insediamento per il periodo compreso tra il I e il XV secolo d.C. , secondo quanto dichiarato da Diego Gonzalez (Anfora Arqueologia) che ha messo in relazione le evidenze subacquee con quelle note sulla sponda occidentale dell'estuario, a Punta del Moral, dove era già nota la presenza romana. Per Claudio Lozano, docente all'Università di Huelva, i resti dimostrano l'importanza del giacimento e occorrerà impegnarsi per delimitare l'area e studiarne a fondo le evidenze ed i rapporti con le strutture conservate a terra. 
Prima di tutto, comunque, sarà necessario pensare alla protezione dell'area. Il sito, in effetti, si trova al momento esposto a una duplice minaccia: da una parte, infatti, la scarsa profondità e la vicinanza alle coste rendono il giacimento facilmente raggiungibile da parte di saccheggiatori e predoni; dall'altra, i dragaggi effettuati hanno mutato il gioco delle correnti dell'estuario, per cui ciò che resta delle testimonianze antiche potrebbe ben presto essere cancellato dalla natura.





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