Un relitto medievale nelle acque del Danubio

Nelle torbide acque del Danubio, a circa 30 km da Budapest, nel territorio della cittadina di Tahitoftalu, un gruppo di archeologi ungheresi avrebbe localizzato un relitto medievale in eccellente stato di conservazione. A giudicare dalle sintetiche dichiarazioni degli addetti ai lavori e dalle prime immagini diffuse, si dovrebbe trattare di un'imbarcazione fluviale a fondo piatto, carica di contenitori ceramici, attualmente semi-ricoperta dal sedimento fangoso del fondo e da uno spesso strato di ciottoli.
Il team di esperti al lavoro sul sito ha raccontato ai giornalisti di aver potuto notare differenti elementi appartenenti allo scafo, tutti in legno di quercia, e di essere riuscito ad ottenere una stima preliminare delle dimensioni del battello, che doveva essere lungo circa 12 metri e largo 3. Per il responsabile del gruppo di lavoro, Attila Toth, è possibile che legni e carico siano in ottime condizioni di conservazione, e sarebbe auspicabile una missione di scavo in tempi brevi: nonostante le difficoltà di un lavoro subacqueo sul fondo di un fiume del genere, in condizioni di basse temperature, forte corrente e visibilità quasi nulla, l'eccezionalità della scoperta giustificherebbe lo sforzo; finora, infatti, solo pochissimi relitti sono stati studiati nelle acque del Danubio, la cui eccezionale importanza come via di comunicazione dell'Europa centro-orientale è indubitabile. Il carico, inoltre, potrà fornire agli storici interessanti dati sul genere di merci che veniva trasportato lungo il fiume.
La barca di Tahitoftalu è il terzo relitto rinvenuto nella regione di Budapest negli ultimi dodici mesi: durante lo scorso inverno, infatti, erano state individuate due barche-mulino (una delle quali databile al XIV secolo), tipiche del medio corso del Danubio e dei suoi affluenti. Per una delle due, l'intervento degli archeologi avvenne in extremis: lo scopritore aveva infatti già recuperato i legni e li aveva ridotti in tavole di poco più di un metro, destinate ad alimentare il camino di casa.

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