Mosaici e resti architettonici sui fondali di Capri

Mosaici a tessere bianche, scampoli di materiale architettonico, un antico marmo, tutto sott'acqua, tutto a bassa profondità. Questo lo spettacolo in cui si è imbattuto, nelle limpidissime acque di Capri,  il sub Vasco Fronzoni (che ringraziamo per la segnalazione e per le immagini), durante un'immersione lungo le coste orientali dell'isola. 

I reperti sono stati prontamente posizionati, documentati e segnalati alla Soprintendenza, che si occuperà ora della cosa. Per Fronzoni, avvocato caprese con la passione per il mare, non si tratta della prima scoperta: già in passato, tra i fondali che meglio conosce, ha individuato testimonianze interessanti dell'isola che fu cara a Tiberio, sempre prontamente segnalati alle Autorità. 

Proprio a Tiberio, verosimilmente, rimandano i resti rinvenuti durante l'ultimo tuffo. I mosaici e il materiale marmoreo, infatti, non si trovano in acqua a causa di una sommersione della fascia litorale, come nel caso delle antichità che punteggiano i fondali del Golfo di Pozzuoli, ma con tutta probabilità saranno precipitati in mare da Villa Jovis; il punto d'immersione è localizzato infatti a brevissima distanza dall'alta rupe su cui sorgeva una delle grandi ville dell'imperatore che non amava Roma. 





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